25 luglio: una data come tante altre?
No, non per chi ha camminato almeno una volta verso Santiago!
Eh si, perchè il 25 luglio è San Giacomo, uno dei 12 apostoli di Gesù, detto anche Giacomo il Maggiore, le cui spoglie, da oltre un millennio, giacciono nella Cattedrale di Santiago de Compostela.
La prima volta che ho fatto il Cammino di Santiago , spinta da una specie di chiamata interna, sono andata sulla via più conosciuta al mondo come pellegrinaggio, ma onestamente non sapevo praticamente nulla su colui che avrebbe protetto il mio cammino: Santiago ( San Giacomo).
Si, una volta arrivata in Cattedrale, sono andata alla tomba, ho abbracciato il busto del Santo e ho partecipato alla Messa del Pellegrino con tanto di Botafumeiro ma ero più entusiasta per i chilometri fatti che per altro.
Poi, tornata a casa, mi sono documentata e ho scoperto chi fosse colui che tutti gli anni viene omaggiato dalla presenza di migliaia di pellegrini .
Ma quello che mi ha fatto più riflettere è stato un’incontro fatto al secondo cammino, solo 3 mesi dopo il primo.
L’incontro con un sacerdote italiano, Padre Fabio, persona carismatica e accogliente conosciuta da tutti i pellegrini italiani.
Mi ha fatto riflettere il suo racconto, per lo più autobiografico: la maggior parte dei pellegrini che camminano verso Santiago, fanno centinaia di chilometri verso una meta e spesso, nessuno di loro, specialmente alla prima esperienza, sa chi lo attende una volta arrivati in Cattedrale.
Porre l’attenzione sul fatto che il pellegrinaggio è fatto con lo scopo di arrivare alla tomba del Santo, da secoli e secoli, è stata per me una bellissima scoperta che mi ha unito spiritualmente a tutti i pellegrini che hanno camminato lungo le vie che portano a Santiago.
Tanta fatica, le tante esperienze, la condivisione, hanno assunto un valore aggiunto e dal quel momento arrivare alla Cattedrale della rinomata città della Galizia, è arrivare alla meta: la Tomba di San Giacomo.
Ed ho scoperto il piacere di una spiritualità coinvolgente, di ” andarlo a trovare” , parlare con lui, perdonare, confidarmi e chiedere aiuto per me e per gli altri.
Anche quest’anno ho pregato per chi me lo ha chiesto e per coloro a cui voglio bene con un pensiero particolare per due amiche pellegrine.
Grazie San Giacomo! Questa spiritualità fa bene ed è contagiosa ( un contagio gradito, mica come il covid!), porta benevolenza, gratitudine, consapevolezza, amore che nasce lungo il cammino giacobeo e prosegue nel cammino di vita di ognuno.
Non vedo l’ora di tornare nuovamente da te. Il Cammino ormai fa parte di me e sono felice che qualcosa mi abbia spinto la prima volta ad incamminarmi verso Santiago.
Viaggia con me!
A presto.
Elisa
Brava Elisa, sei coinvolgente anche tu con il tuo racconto!
Grazie 🙂
Onorata di aver camminato con te
Grazie amica Pellegrina, anch’io… e spero di farlo ancora presto!