Da numerosi testi storici, apprendiamo che le pardulas erano preparate prevalentemente nel periodo di Pasqua.
Come buona parte dei dolci sardi, gli ingredienti base delle pardulas appartengono alla campagna e l’ingrediente principale è la ricotta. Questa, insieme allo zafferano e all’aroma agrumato, compone il cuore del dolce. A racchiuderlo, troviamo la cosiddetta pasta violata, un semplice impasto composto da semola, acqua e strutto.
Ingredienti
Per la sfoglia:
250 gr di semola
50 gr di strutto (sostituibile con olio)
acqua
un pizzico di sale
Per il ripieno:
1 kg di ricotta (ovina o vaccina)
50gr di zucchero
100 gr di farina
3 tuorli
scorza di limone grattugiato
zafferano
Preparazione
Si inizia con la preparazione della sfoglia. Uniamo quindi semola, strutto e acqua. Impastiamo fino ad ottenere un composto liscio e sodo. Lasciamo riposare. Prima di procedere con la lavorazione dell’impasto, è consigliabile far perdere alla ricotta una buona parte del suo siero, onde evitare che il ripieno risulti troppo liquido. Alla ricotta aggiungiamo dunque la farina setacciata, lo zucchero, i tuorli, la scorza di limone e lo zafferano, precedentemente fatto disciogliere in acqua tiepida o, in alternativa, latte. Tiriamo la sfoglia e ricaviamo dei dischetti in cui posizioneremo al centro, il ripieno. Per ottenere la pardulas tipica sarda, occorre pizzicare i bordi della sfoglia in sei punti.
Inforniamo a 170° e lasciamo cuocere per 30/40 minuti.
Una volta sfornati, potremo decorare con dello zucchero a velo oppure con del miele.
Assaggiateli…vi piaceranno!
Suggerimento di mio marito, Sommelier Fisar: accompagnateli da un Vermentino di Sardegna Doc. Ottimo il Frinas Carpante, color giallo paglierino, di buona struttura e equilibrato.
Colpiscono di questo vino le note di zagara, ananas, frutto della passione, agrumi e macchia mediterranea e si abbianano perfettamente al sapore sapido e allo stesso tempo dolce delle pardulas.
Viaggia con me…A presto!
Elisa